Moxa e Feto Podalico

 

Moxa Feto

Durante la gravidanza attorno alla trentaduesima settimana il bambino crescendo comincia a percepire una diminuzione dello spazio intorno a se, tanto che al bambino viene naturale orientare la testa verso il basso affinché gli arti inferiori possano occupare la parte più ampia dell’utero. 

Questa posizione viene definita con il termine presentazione "cefalica"; al contrario quando il bambino orienta verso il basso gli arti inferiori la presentazione si dice "podalica". Quando il bambino tarda a posizionare la testa verso il basso è possibile utilizzare la tecnica della Moxibustione (o moxa) per aiutarlo e stimolarlo.

In sostanza si tratta di stimolare attraverso un bastoncino di Moxa un solo punto del meridiano della vescica (BL67 - Zhiyin) tutti i giorni per un paio di settimane di seguito tra la 32esima e la 35esima settimana (sconsigliamo di andare oltre alla 35esima settimana per evitare qualsiasi tipo di complicazione, ma c'è che addirittura effettua questa operazione fino a poco prima del parto).

Punto BL67

Essendo un trattamento completamente privo di controindicazioni, dopo le prime due o tre sedute dimostrative, è possibile insegnarlo ai genitori i quali possono proseguire con l’applicazione della Moxa a casa propria ritagliandosi anche uno spazio piacevole a una delle prime comunicazioni dei genitori con il proprio bambino.

Di seguito alcune indicazioni utili sulle modalità di esecuzione del trattamento:

  • La posizione della gestante per una migliore riuscita della terapia è supina, con un cuscino sotto la testa e un paio sotto le anche, fino alle ginocchia;
  • L’utero deve essere libero da costrizioni (elastico degli slip, pantaloni stretti in vita, collant, etc.);
  • Durante il trattamento sono molto importanti il setting (atmosfera tranquilla, rilassata, musica per meditazione, etc.) e la centratura energetica (sia dell’operatore che della gestante);
  • Durante il trattamento si suggerisce di respirare in maniera continuativa e profonda, inspirando ed espirando con il naso;
  • È consigliabile che la neo mamma si massaggi la pancia in senso orario o antiorario, comunque sempre nello stesso verso perché il feto tenderà a girarsi nella direzione in cui è praticato il massaggio;
  • Se possibile visualizzare l’energia che dal piede sale e passando attraverso i reni raggiunge l’utero ed il bebè che gioca nell'acqua e che si gira;
  • L’odore del fumo della moxa ha anch’esso effetto terapeutico, non vi preoccupate di esso. Magari arieggiate la stanza dopo il trattamento;
  • L’applicazione della moxa sul piede con il bastoncino prevede un movimento con la mano detto “a beccata di passero”: non bisogna bruciare la pelle, ma appena la gestante avverte troppo calore allontanarsi brevemente e poi ritornare;
  • la durata della stimolazione deve essere di circa un quarto d’ora per piede; dopo il trattamento se possibile mantenere i piedi caldi e se avete modo fatevi fare o fate un massaggio al piede;
  • Secondo la Medicina Tradizionale Cinese la posizione anomala del feto è data da uno squilibrio dell’aspetto Rene/Vescica(elemento acqua massima attività tra le 15 e le 19). Il punto Zhiyin è situato sul meridiano della Vescica ed è in relazione con il meridiano del Rene. Scaldando questo punto si ristabilisce l’equilibrio permettendo la correzione della posizione del feto;
  • Il meccanismo d’azione è collegato quindi al meridiano della vescica, che induce l’attivazione fisiologica della post-ipofisi, che secerne l’ossitocina- ormone che contrae l’utero -, e l’ADH - ormone antidiuretico;
  • Non esistono controindicazioni specifiche né effetti collaterali né per la mamma né per il bambino, anche se l’uso della moxa è controindicato in caso di febbre, affezioni della pelle, ipertensione, infiammazioni, diabete, gravidanze gemellari. Se ne sconsiglia l'uso anche in caso di gravidanza prossima al termine (oltre la 37^ settimana), poiché le dimensioni del bambino possono essere troppo grandi per permettere una rivoluzione naturale e indolore del feto;

La percentuale di buona riuscita del trattamento si aggira attorno al 70-80% dei casi trattati con la moxa (si tratta comunque sempre di probabilità e non di certezza!)

Se vuoi avere maggiori informazioni chiamaci oppure vieni a trovarci per un colloquio informativo nel nostro studio a Roma, in Viale Appio Claudio  (vicino al Parco degli Acquedotti ed a Cinecittà,  tra la via Appia e la via Tuscolana) presso l'associazione culturale "La Ghianda". Facilmente raggiungibile anche con la metropolitana (tra le fermate di Subaugusta e Giulio Agricola).